West Nile: Vaia chiede prevenzione predittiva al governo

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Una larva di zanzara visibile in un campione raccolto durante operazioni di controllo e prevenzione delle zanzare. (Photo by ABDESSLAM MIRDASS/AFP via Getty Images) Getty Images

Il professor Francesco Vaia lancia un appello al governo per rafforzare la prevenzione contro il virus West Nile. L'ex direttore dell'Inmi Spallanzani e della prevenzione al ministero della Salute chiede un approccio moderno e predittivo per contrastare la diffusione del virus.

"Ribadiamolo con forza: nessun allarme, ma serve prevenzione vera, di sistema", ha dichiarato Vaia al TgCom24. Oggi componente dell'Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, l'esperto sottolinea che gli italiani già fanno bene la prevenzione individuale.

Sorveglianza predittiva e tecnologia

Secondo Vaia, è necessaria "una sorveglianza predittiva, continua, basata su dati reali: ambiente, clima, zanzare, salute". Il professore propone di utilizzare intelligenza artificiale, satelliti e modelli predittivi per capire dove e quando agire.

"Non possiamo più limitarci a contare i casi o a reagire solo dopo un decesso", avverte l'esperto. Ogni morte rappresenta sempre una sconfitta, anche quando riguarda una sola persona o una sola famiglia.

Azioni locali tempestive

Il professor Vaia chiede azioni locali immediate con responsabilità chiare. Servono disinfestazioni pianificate nei tempi giusti e larvicide, senza dare spazio all'improvvisazione.

"Il nemico infatti oggi non è solo il virus. È la zanzara", spiega Vaia. Se non si agisce per tempo, ci saranno altri casi e potenzialmente altri decessi.

L'Italia alla guida europea

L'esperto propone di utilizzare le competenze italiane nel settore: Alenia Space ISS, IZS, CNR Politecnici, IRCCS e molte altre istituzioni. "Poniamoci allora alla testa di un movimento europeo e globale per cambiare in meglio le grandi istituzioni scientifiche", conclude.

Vaia invita l'Italia a guidare questa sfida con visione, scienza e responsabilità. "Non è tempo di silenzi o di inerzie. È tempo di decisioni vere di sanità pubblica, moderne, responsabili", ha dichiarato il professore.

Fonte AGI (www.agi.it)

Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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