Il presidente siriano ad interim Ahmed al Shara ha rinnovato il suo impegno a "proteggere le minoranze" in Siria. La dichiarazione arriva dopo gli scontri che hanno provocato oltre 700 vittime nella provincia drusa di Sweida.
"Lo Stato siriano è impegnato a proteggere tutte le minoranze e le comunità del paese. Condanniamo tutti i crimini commessi", ha dichiarato al Shara in un discorso televisivo. Le parole del presidente sono seguite all'annuncio di un cessate il fuoco.
Tregua per preservare l'unità
La tregua è stata concordata "alla luce delle circostanze critiche che il paese sta attraversando", secondo il comunicato ufficiale. L'obiettivo è "risparmiare sangue siriano, preservare l'unità del territorio siriano, la sicurezza del popolo e in risposta alla responsabilità nazionale e umanitaria".
Il presidente ha invitato tutte le parti "a impegnarsi pienamente in questa decisione e di cessare immediatamente tutte le ostilità in tutte le regioni". Al Shara ha inoltre chiesto di "garantire la protezione dei civili e garantire la consegna senza ostacoli di aiuti umanitari".
Protezione delle comunità
Gli scontri nella provincia di Sweida hanno colpito duramente la comunità drusa, una delle minoranze religiose presenti in Siria. La provincia si trova nel sud del paese e rappresenta un'area strategicamente importante.
L'annuncio del cessate il fuoco segna un tentativo di stabilizzare la situazione dopo le violenze che hanno causato centinaia di vittime. Il governo ad interim punta ora sulla protezione delle diverse comunità religiose ed etniche del paese.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.