Mario Turco (M5S) attacca duramente il governo Meloni sulla gestione dell'ex Ilva di Taranto. Il vicepresidente del Movimento 5 Stelle accusa Fratelli d'Italia di diffondere "inesattezze gravi" sul futuro dell'acciaio nella città pugliese.
Secondo Turco, alcuni esponenti di FdI sostengono erroneamente che in Europa non esistano acciaierie capaci di produrre acciaio con idrogeno verde. "Questa affermazione è smentita dai fatti", dichiara il coordinatore del comitato Economia-Imprese-Lavoro del M5S.
L'acciaio verde già realtà in Europa
In Svezia, a Boden, è in fase avanzata la costruzione di H2 Green Steel, la prima acciaieria interamente alimentata da idrogeno verde. L'impianto sarà pronto a produrre cinque milioni di tonnellate di acciaio all'anno con il 95% di emissioni in meno.
Anche Germania e Spagna stanno investendo massicciamente in questa tecnologia. Colossi come Thyssenkrupp e Salzgitter stanno destinando miliardi a progetti Dri a idrogeno verde, sostenuti dal governo tedesco. In Spagna, Iberdrola e H2 Green Steel hanno avviato un progetto analogo da due miliardi di euro.
Le accuse al ministro Urso
"L'acciaio verde non è un sogno, è già in costruzione. E mentre l'Europa corre, l'Italia resta ferma", sottolinea Turco. L'esponente pentastellato ricorda che già con il governo Conte II era stato destinato un miliardo di euro del Pnrr al progetto dell'idrogeno verde.
Il M5S aveva avviato una gara per la realizzazione degli impianti, che secondo Turco il ministro Adolfo Urso ha gestito "in modo disastroso". Questo avrebbe bloccato "l'unico percorso concreto verso la decarbonizzazione dell'acciaio a Taranto".
Critiche all'accordo interministeriale
Turco critica duramente la strategia del governo Meloni per l'ex Ilva. Dopo aver autorizzato per altri dodici anni la produzione di sei milioni di tonnellate a carbone, l'esecutivo starebbe spingendo Taranto verso una nuova dipendenza dal gas.
L'"accordo interministeriale" viene descritto come fatto di "rinvii e promesse: zero risorse, zero tutele ambientali, zero tutele dei lavoratori, zero date certe per chiudere davvero gli altiforni a carbone". Il vicepresidente M5S chiede di dire "basta alle scorciatoie fossili e alle narrazioni distorte".
L'appello per il futuro di Taranto
"Taranto ha già pagato troppo in salute, ambiente e occupazione", conclude Turco. La città non può essere "il terreno delle mezze verità e delle scelte miopi di Urso". L'esponente pentastellato chiede una visione chiara, un piano europeo e di liberare la città "dal ricatto dell'inquinamento".
"Il futuro dell'acciaio è verde, e Taranto ha diritto di farne parte", afferma Turco ribadendo la necessità di abbandonare definitivamente le fonti fossili per l'industria siderurgica tarantina.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.