Colloqui a Berlino: Gli USA spingono Kiev a rinunciare al Donbass

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A Berlino sono in corso colloqui di pace con il presidente ucraino Zelensky, i leader europei e gli inviati statunitensi (Immagine simbolica - Generata da IA) Upday Stock Images

Gli Stati Uniti continuano a fare pressione sull'Ucraina affinché abbandoni il Donbass. Un alto funzionario di Kiev ha rivelato all'agenzia AFP che i negoziatori americani, tra cui il rappresentante Steve Witkoff, insistono sulla rinuncia alla regione orientale del Paese. La rivelazione arriva mentre a Berlino sono in corso colloqui di pace con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, i leader europei e gli inviati statunitensi.

Zelensky è stato ricevuto oggi dal presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier al palazzo Bellevue. Il presidente ucraino ha firmato il libro degli ospiti davanti ai fotografi della stampa internazionale, prima di partecipare a un pranzo ufficiale. Nel pomeriggio sono previsti incontri con la presidente del Bundestag Yulia Klockner e una visita a un forum economico tedesco-ucraino insieme al cancelliere Friedrich Merz.

Cena con gli inviati di Trump

Steve Witkoff e Jared Kushner, rappresentanti degli Stati Uniti, sono stati invitati a una cena serale con Zelensky e i leader europei. Il segretario generale della NATO Mark Rutte è in viaggio verso Berlino per partecipare all'incontro ospitato da Merz. Il vertice dei "volenterosi" nella capitale tedesca include la presenza degli inviati di Trump.

Il portavoce del governo tedesco Stefan Kornelius ha sottolineato in conferenza stampa: «Gli europei sono profondamente coinvolti in questi colloqui sulla pace in Ucraina. E li influenzano anche.» Ha definito «determinanti» il ruolo dell'E3 - Germania, Francia e Regno Unito -, della Polonia e dell'Italia.

La posizione del Cremlino

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha ribadito ai media russi che la non adesione di Kiev alla NATO rimane «la pietra angolare» di qualsiasi negoziato di pace. La questione «richiede una speciale considerazione, sullo sfondo di altre questioni», ha dichiarato Peskov.

Finanziamenti per l'Ucraina

La Commissione europea sta negoziando soluzioni per il finanziamento dell'Ucraina. Il portavoce Olof Gill ha risposto a domande su un documento firmato da Italia, Malta, Bulgaria e Belgio: «Ci sono e ci saranno intensi negoziati in questi giorni. Noi riaffermiamo la nostra posizione. Ci sono due soluzioni per finanziare l'Ucraina. Una di queste soluzioni è il prestito congiunto a fronte di un margine di bilancio, l'altra si basa sui beni russi immobilizzati nella giurisdizione dell'UE e, a sostegno di ciò, abbiamo presentato sei atti giuridici per accelerare le procedure.»

Situazione militare a Kupiansk

Il portavoce delle forze ucraine per l'area di Kupiansk, Viktor Trehoubov, ha riferito alla televisione nazionale che le truppe russe nella zona sono tra 100 e 200, con una stima «più vicino a 100». L'intelligence radio ha rilevato 40 nominativi nelle comunicazioni per l'area. Trehoubov ha spiegato che «in genere c'è una radio ogni tre o quattro persone». Kiev aveva rivendicato la riconquista di alcuni distretti di Kupiansk la scorsa settimana.

La posizione italiana

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina dell'aggressione russa: «Permane l'aggressione russa ai danni dell'Ucraina, con vittime e immani distruzioni, e con l'aberrante intendimento, malgrado gli sforzi negoziali in atto, di infrangere il principio del rifiuto di ridefinire con la forza gli equilibri e i confini in Europa. Azione ritenuta irresponsabile e inammissibile già oltre cinquanta anni addietro nella Conferenza di Helsinki sulla Cooperazione e Sicurezza nel continente.»

Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).

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